giovedì 1 agosto 2013

In Valnerina a contatto con la natura


Da sempre trasmette serenità l’Umbria, tra il verde di colline, di boschi e piccoli borghi, dove trascorrere vacanze sane a contatto con la natura. Non a caso in Valnerina il Consorzio Solo Umbria, considera le peculiarità e le attrazioni del territorio un toccasana, utilizzando il motto l’Umbria che fa bene, per attrarre sempre più turisti. Perciò albergatori, ristoratori, produttori agricoli, e gestori di attività sportive hanno deciso di far conoscere questa parte di regione attraverso i loro punti di forza, con la semplicità che solo questi luoghi possono trasmettere.

Un misto di cultura, arte, misticismo uniti a gastronomia, tradizioni e sport per avere un’ampia varietà di svago, così da provare un’esperienza multisensoriale, immersi nella natura incontaminata. L’altopiano di Castelluccio, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ne è un esempio unico, oasi di benessere e meraviglia per lo spettacolo della natura che in ogni stagione rinnova il suo fascino, cambiando colori e profumi alla distesa di fiori multicolori sui campi di lenticchie. L'altopiano è teatro di un particolare fenomeno naturale denominato “Fioritura” dove sbocciano contemporaneamente decine di specie floreali diverse che danno luogo a un tappeto multicolore che ricopre tutta la valle.

E poi ci sono i borghi lì dove l’uomo è intervenuto e ha impreziosito il territorio con le sue architetture Preci, Cerreto di Spoleto, Vallo di nera, Cascia, Norcia, Scheggino, Monteleone di Spoleto e Sellano, conosciuti per la storia oltre che per le meraviglie strutturali e naturalistiche. Certo è, che non ci si annoia in Valnerina, perché se è vero che l’Umbria è terra di santi, per un viaggio dell’anima tra San Benedetto, patrono d’Europa, San Francesco d’Assisi, Santa Chiara, e Santa Rita da Cascia, è anche vero che alla parte spirituale si affiancano le esperienze sportive, dove si può misurare la resistenza fisica, come nell’affrontare la discesa in Rafting lungo il fiume Corno o con il parapendio sull’altopiano di Castelluccio.

 A caccia di emozioni forti, che siano a piedi, in mountain bike, a cavallo, sul dorso di un mulo, o a bordo di canoe o gommoni, questo non importa, perché i sentieri mozzafiato sono sempre immersi nel verde, facendo della Valnerina il luogo ideale dove praticare sport all’aria aperta. I centri sportivi sono attrezzati con impianti all’aperto e al chiuso all’avanguardia, spesso scelti dalle federazioni italiane e mondiali per i ritiri delle Nazionali o delle squadre.

 Per provare il programma outdoor “Acqua, Aria, Terra” tra rafting, canoa, kayak, o deltaplano, arrampicata sportiva, e nordic walking, e poi riconciliarsi con lo spirito, con una visita alle suggestive chiese di montagna, come l’Abbazia di Sant’Eutizio, uno dei complessi monastici più antichi in Italia. O andando più nella sfera salute e benessere, apprezzando l’acqua sgorgare dall’antica sorgente Tullia, che esce dalla viva roccia, impagabile berla subito, mentre tutto attorno, il parco è silenzio oltre al piacevole suono dell’acqua. Non mancano le specialità culinarie di cui è ricca la cucina umbra tra prodotti tipici come lo zafferano di Cascia, le lenticchie di Castelluccio, il farro di Monteleone, il tartufo nero pregiato, e i formaggi di ogni varietà. Ma è anche patria della "norcineria", antica arte della lavorazione della carne suina.

E naturalmente di accoglienza in alberghi a conduzione familiare di grande tradizione, dove l’ospite viene accolto come un amico a cui trasmettere l’amore per il territorio. Uno fra tutti è Palazzo Seneca, relais chateaux in pieno centro a Norcia, un’isola di eleganza e tranquillità a contatto con la storia in un palazzo del XVI secolo, qui tra volte a botte e antichi pavimenti in pietra l’Umbria non si può non amare.

Tirrenia, disponibile la nuova APP


Da oggi anche Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione offre ai suoi clienti la nuova App grazie alla quale si può accedere velocemente alle informazioni più utili per viaggiare attraverso il proprio smartphone e tablet, sia IOS che Android. Si tratta della prima di due fasi che prevede, in questo primo periodo l’attivazione di alcune funzioni per chi ha già acquistato un biglietto.
Infatti, associando il proprio ticket dalla App o dal portale Tirrenia, si possono ottenere tutte le informazioni relative al biglietto acquistato, le indicazioni per raggiungere i porti di partenza, il calcolo dei percorsi, le navi in servizio sulla rotta scelta, la tipologia di sistemazioni a bordo, i riferimenti utili, i servizi di bordo.
Il tutto all’interno delle seguenti sezioni:
  • Lista prenotazioni
•Dettaglio prenotazione
•Scheda Porto
•Scheda Navi
•Notifiche prenotazioni: per restare aggiornato su eventuali modifiche orario

Nelle sezioni “Promozioni e Offerte” e “Info utili per il tuo viaggio” si possono trovare tutte le offerte in corso, le condizioni, le informazioni per la scelta del viaggio e per la preparazione dell’imbarco. L’App Mobile prevede l’autenticazione con il nome dell’utente e la sua password, per chi è già registrato sul portale Tirrenia, così come offre la possibilità di accedere attraverso i propri account Google, Facebook, Twitter e Yahoo con la “Social Registration” o “Social Login”.

La seconda fase, attesa nei prossimi mesi, prevede l’introduzione di nuove funzioni, inedite per questo settore, che agevoleranno sempre di più gli ospiti di Tirrenia.
Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione S.p.A., con sede a Napoli, opera nel settore del cabotaggio marittimo come titolare del servizio pubblico di collegamento con le isole maggiori, le Isole Tremiti e come vettore per il traffico merci.

Porto di Piombino, sì della Giunta al Piano Regolatore


Il porto di Piombino rafforza le proprie vocazioni sia a livello toscano che nazionale. E’ quanto previsto nel nuovo Piano Regolatore predisposto dall’Autorità Portuale di Piombino che è stato  presentato e approvato oggi in Giunta e che adesso verrà trasmesso al Consiglio regionale per la successiva approvazione.
 “Il nuovo Piano regolatore – commenta il presidente della Regione, Enrico Rossi – definisce il profilo di un porto più moderno ed efficiente. Compiamo oggi un altro passo verso la realizzazione di uno degli obiettivi strategici per il rilancio non solo dell’economia di Piombino e del suo territorio, ma dell’intera Toscana”.
In attuazione del masterplan dei porti (Piombino, Livorno e Marina di Carrara) approvato all’interno del Pit, il nuovo piano di Piombino pone le condizioni per superare tutte le criticità che penalizzano al momento l’infrastruttura, quali l’accessibilità ferroviaria e stradale, la carenza di accosti e banchine e la scarsa profondità del mare.

 Le previsioni del Piano Regolatore Portuale discendono dagli indirizzi individuati nell’ambito dell’Accordo di Pianificazione tra Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Piombino e Autorità Portuale e ratificato dal Consiglio Regionale nel 2009. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si è espresso nel febbraio 2009. Il procedimento di VIA statale si è concluso nel corso del 2012 con il decreto del Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero dei Beni e Attività Culturali.

Qualche numero
La lunghezza delle banchine passa da 2.3 chilometri a 5,7 chilometri Le aree portuali passano dagli attuali 300.000 metri quadri a 1,100.000 metri quadri I fondali passano da 8 metri ai 13 metri della banchina Pecoraro e in generale arriveranno dai 13 ai 15 metri fino ai 16 nel Canale di accesso.

C.C.I.A.A. Salerno - Osservatorio Economico Provinciale


I dati sulla dinamica imprenditoriale del II trimestre 2013, forniti dal Centro Studi Unioncamere ed elaborati dalla Camera di Commercio di Salerno, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Economico Provinciale, evidenziano il consueto recupero rispetto ai primi mesi dell’anno, confermando un risultato analogo al 2012, nell’ambito di un contesto regionale e nazionale che appare ancora in rallentamento.
A giugno 2013 il saldo tra aperture (4.579) e chiusure di imprese (5.005) fa segnare un bilancio negativo, corrispondente a 426 imprese in meno. Tale risultato è comunque positivo se si ricorda che a fine marzo l’analogo valore era prossimo alle mille unità (-925) esprimendo così un tasso di nati-mortalità semestrale del -0,4% pari alla metà del valore registrato nel primo trimestre dell’anno (-0,8%).

Leggermente superiore il saldo negativo tra le iscrizioni e le cessazioni rispetto allo scorso anno, quando la nati-mortalità delle imprese segnava -314, corrispondente a un tasso di crescita del -0,3%.
Per quanto riguarda la dinamica settoriale va rilevato che il commercio (settore in cui opera quasi un terzo delle imprese salernitane), segna un valore positivo (+0,2%), migliore quindi della performance dello scorso anno quanto tale valore era a -0,8%. Resta negativo l’analogo valore per le imprese agricole (-4%) e per le attività manifatturiere (-1,2%), in peggioramento entrambe di quasi un punto percentuale rispetto all’andamento del primo semestre 2012. Le costruzioni, che sono il settore con l’11,5% del totale delle imprese salernitane, ripetono la performance dello scorso trimestre, ma perdono un punto percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso passando da -0,1% a -1,1% di fine giugno. 

Per quanto riguarda i settori nei quali andranno ad operare le imprese di nuova iscrizione, sia il commercio (40,6% del totale delle imprese iscritte a fronte del 31,6% delle imprese cessate) che il turismo (12,4% totale iscritte e 7,9% cessate) sono i settori a presentare una maggiore dinamica imprenditoriale nei primi sei mesi dell’anno. Seguono, il settore agricolo (11,4% totale iscritte e 25,2% cessate), quello dei servizi alle imprese, che presenta inoltre una dinamica positiva (10,3% delle imprese iscritte a fronte del 6,9% cessate) e le costruzioni (9% iscritte e 11,3% cessate).

NTV-Italo prolunga da Venezia a Trieste per i crocieristi


L’arrivo, il trasferimento, l’accoglienza e il soggiorno dei crocieristi che imbarcano e sbarcano  nel Porto di Trieste nell’ottica dell’ampliamento dell’attività del settore nello scalo giuliano anche con il prolungamento da Venezia a Trieste di alcuni treni Italo  provenienti dal Sud Italia.

Questi i temi all’ordine del giorno dell’incontro nella sede della Società ferroviaria Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV), in Viale del Policlinico a Roma, tra il presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi, e l’amministratore delegato della Società NTV, Giuseppe Sciarrone. Durante l’incontro Monassi e Sciarrone con una conference call  si sono confrontati anche con il presidente dell’Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa.

 Nel corso del meeting è emerso, alla luce del crescente traffico crocieristico sviluppato sul capoluogo del Friuli Venezia Giulia, l’interesse di NTV-Italo su questo territorio. Dall’incontro è scaturita anche  la decisione di organizzare con la massima rapidità un “questionario di studio” da sottoporre ai crocieristi per identificare le loro richieste e  necessità in modo che lo scalo marittimo di Trieste sia in grado di soddisfare  al meglio le loro esigenze anche di trasferimento.

Marina del Gargano


Ingemar ha da poco terminato due nuovi marina di lusso lungo le coste pugliesi che promettono di posizionarsi da subito fra gli approdi eccellenti del Mediterraneo.
Il nuovo porto turistico Marina del Gargano è stato inaugurato il 18 Luglio, con l’apertura al pubblico di buona parte delle strutture a terra e di circa 350 posti barca: ancora pochi mesi di lavoro e il marina sarà operativo con tutte le strutture e con i 750 posti barca di progetto.

Marina del Gargano, situato in prossimità del centro storico di Manfredonia, si propone come il nuovo hub per la nautica del Mediterraneo; Ingemar ha ultimato l’installazione ‘chiavi in mano’ di tutti i pontili per 2.250 metri lineari complessivi e di 316 finger, per imbarcazioni fino a 21 metri.
I pontili, di larghezza 3 e 4 m., hanno un sovraccarico di 300 kg/mq e un bordo libero variabile da 60 a 80 cm. in relazione alle dimensioni delle imbarcazioni all’ormeggio; le barche più grandi (fino a 60 m.) saranno ormeggiate alla  banchina sopraflutto con  trappe, catenarie e corpi morti.

I pontili galleggianti del marina sono del tipo a galleggiamento discontinuo con strutture in acciaio zincato e unità di galleggiamento in calcestruzzo e polistirolo espanso: sono ancorati con pali infissi nel fondale e rivestiti con legni esotici pregiati eco-compatibili. Tutti i posti barca sui pontili sono serviti da 262 finger, di lunghezza compresa tra 9 m. e 18 m. e larghezza da 0,70 m. a 1,40 m.

Per agevolare l’accesso  alle  imbarcazioni di dimensioni più ridotte la banchina di riva è perimetrata con pontili e mini finger di minor altezza sull’acqua, ancorati alla stessa con travi e cursori di scorrimento.
Il bacino dell’avamporto sarà  completato con un pontile a galleggiamento continuo, del tipo Heavy Duty, vincolato alla banchina con bielle e destinato all’ormeggio dei battelli turistici e delle grandi  imbarcazioni in transito.

Una volta a regime il nuovo Marina del Gargano potrà ospitare imbarcazioni e super yachts fino a 60 metri, con 750 posti barca per 270.000 mq di superficie totale. L’impegno per la salvaguardia e l’integrazione con l’ambiente circostante sono stati alla base di tutto il progetto che si sviluppa in prossimità del centro storico cittadino e che presenta altissimi standard qualitativi e tutti i requisiti per meritare il titolo di Green Marina.

La formazione della gente di mare


Oggi, a mio parere, gli armatori considerano la formazione in maniera direi contradditoria: la considerano “mediaticamente” importante e lo dimostra il fatto che molti di essi, specialmente i più grandi, hanno creato nella loro organizzazione il dipartimento “human resources”; la considerano, in realtà,  una seccatura infatti dopo aver creato il dipartimento “HR” non ci vogliono più pensare e lo fanno gestire, normalmente, da laureati in risorse umane, scienze della formazione, etc, masterizzati, per lo più giovani perché è relativamente giovane la loro specializzazione, per lo più donne perché meglio predisposte alla gestione dei rapporti umani.
Nella maggioranza dei casi questo è un serio problema.

Mi spiego: avete mai avuto la sensazione che a volte le persone che si proclamano grandi esperti, grandi conoscitori e intenditori di un settore siano in realtà altamente ignoranti? E, soprattutto, non se ne rendonoconto?
Si potrebbero – ad esempio - avere dei contatti con una grande società di navigazione, dove il mitico “comandante d’armamento” è affiancato della dottoressa esperta nella gestione delle risorse umane. Grande conoscitrice – a suo dire – di tutti gli “skill” trasversali che un ufficiale, un comandante dovrebbe e deve avere per svolgere il suo mestiere in linea con i tempi moderni.

Convinta fortemente che il Comandante e/o l’ufficiale debbano possedere i requisiti globali richiesti dal “mercato” internazionale dello shipping anziché quei requisiti specifici che li fanno sentire “contenti” di lavorare per quella particolare compagnia di  navigazione.
Lontana però da quella competenza particolare, indispensabile per gestire persone che non hanno scelto un mestiere ma un modo di vivere.

Quella competenza che ha sempre contraddistinto e che contraddistingue un vero e buon comandante d’armamento. E’ una competenza, anzi, una sensibilità, che si acquisisce esclusivamente vivendo a pieno contatto con chi vive la vita del mare, con entusiasmo, intensità e – soprattutto – umiltà. In quel modo di viveregli schemi, le procedure, le statistiche, i ruoli sono soggetti al mare nel senso più completo di elemento della natura.

Si possono aver fatto i migliori studi universitari, passato a pieni voti master più prestigiosi, ma se non si ha l’umiltà di voler entrare nelle pieghe del lavoro del navigante, capire i problemi, capire le capacità innate che lo contraddistinguono, spogliarsi di quello che si è imparato e re-imparare tutto assieme alla gente che va per mare, non si può assolutamente nemmeno pensare di avere le competenze sufficienti a gestire gli uomini di mare e invece, queste persone hanno una grande  difficoltà a riconoscere la propria incompetenza che le porta spessoa gonfiare la valutazione di sé stesse.

Dirigenti di “alto livello” non qualificati soffrono quindi di una illusoria “superiorità”, valutando le loro capacità molto più elevate di quanto non siano in realtà. Bisognerebbe dire a queste persone, senza tanti giri di parole, che esse sono realmente incompetenti. Purtroppo ricoprono quel famoso ruolo di “Manager HR” e sono stati in qualche modo investite di un certo potere e tu, se non vuoi suicidarti commercialmente, non puoi dirglielo. Ecco che non sei più allineato e sei fuori.

Chi invece le loda, le incoraggia e le fa sentire importanti (si arruffiana, per usare un termine marinaro) riesce a concludere con loro progetti di formazione in sintonia con richieste di dirigenti hrincompetenti che non credono (e non si rendono conto) di essere tali.
Il tutto sempre sulla pelle di chi va per mare.
Manuel Tavilla

Cala Ponte Marina

Il nuovo Marina Resort di Polignano a Mare, “Perla dell’Adriatico” a 30 km a Sud di Bari, è incastonato in uno dei tratti più suggestivi della costa pugliese e famoso per le acque cristalline, le numerose grotte scavate nella roccia e l’incantevole borgo antico a strapiombo sul mare. Situato a ridosso del centro cittadino nasce sulle tracce dello storico porticciolo per la piccola pesca con l’allungamento ed il potenziamento dei moli di protezione, il completamento delle banchine e il dragaggio dei fondali per assicurare un pescaggio decrescente  dai  4,5m del canale di ingesso e dell’avamporto ai 1,5 m della zona più ridossata destinata alle barche di minor pescaggio.

Lo specchio acqueo è dotato di un grande molo galleggiante centrale con 3 pennelli di ormeggio per ciascun lato e di due pennelli ortogonali alla riva; il marina è in grado di ospitare  circa  320 posti barca fino a 25 metri.
Strutture in acciaio zincato, unità galleggianti inaffondabili in cemento armato e polistirolo espanso e piani di calpestio rivestiti con legni esotici pregiati costituiscono l’ossatura del nuovo progetto, che vede anche la finitura  in legno di molte aree di banchina per una migliore uniformità estetica ed un più gradevole inserimento nell’ambiente.

I pontili sono ancorati con pali infissi nel fondale di tufo e l’ormeggio di tutte le imbarcazioni avviene per mezzo di trappe collegate a catene di fondo e relativi corpi morti. I grandi yacht sono ormeggiati lungo i moli di protezione mentre le banchine nella parte più interna del bacino sono riservate ai natanti da diporto e da pesca di minori dimensioni. Il marina, che occupa una superficie complessiva di 64.000 mq con uno specchio d’acqua di 40.000 mq, costituisce una struttura integrata nell’ambiente con l’impiego di pietra locale e legno per la finitura dei pontili e della banchina.

Cala Ponte Marina è il risultato della sinergia di competenza e professionalità tra Cala Ponte S.p.A., società titolare della concessione demaniale e promotrice-realizzatrice dell’iniziativa, e Camper&Nicholsons Marinas Ltd, società specializzata in “marina investments” e leader nella progettazione e gestione di porti turistici con più di 40 anni di attività e clienti in 25 Paesi del mondo. Il nuovo porto turistico sarà operativo da fine Settembre 2013 per entrare a buon merito nel prestigioso network portuale di Camper&Nicholsons.
Lorenzo Isalberti, presidente di Ingemar che ha curato anche Marina del Gargano, ha così salutato l’avvio delle nuove strutture:
"Negli ultimi tempi siamo molto impegnati all’estero dove i mercati sono più dinamici ma siamo felici ed orgogliosi di poter essere protagonisti anche nel nostro Paese in iniziative progettuali di così ampio respiro internazionale. L’auspicio é che questo sia anche un segnale di ripresa che porti la nautica italiana a rinnovare le eccellenze che l’hanno sempre vista protagonista per l’esperienza, le tradizioni marinare e la qualità di esecuzione dei lavori".

CNA-Fita non firma il Contratto Nazionale di Lavoro

Nel momento in cui i dati economici appena diffusi mostrano una timidissima ripresa della manifattura italiana le organizzazioni sindacali dei lavoratori perdono, ancora una volta, l’opportunità di mostrare buon senso nella fase conclusiva del rinnovo contrattuale. CNA-Fita ha ritenuto quindi opportuno non avvallare con la sua firma il rinnovo triennale del contatto nazionale di trasporto logistica e spedizioni sottolineando come, l’estrema rigidità da parte dei sindacati, non ha concesso alcunché alle imprese dell’autotrasporto che oggi si trovano a fare i conti con una situazione economica pesantissima.
 “Non si può far finta di nulla e non affrontare apertamente i veri nodi di un mercato del lavoro strangolato dall’abusivismo, dall’uso distorto delle cooperative spurie, dalle dinamiche di delocalizzazione d’impresa e del distacco transnazionale. Per tutto questo la CNA-Fita ha chiesto ripetutamente buon senso ma soprattutto maggiore flessibilità e cautela nell’aumentare gli oneri economici per quelle aziende che ancora i dipendenti li hanno e li mantengono in Italia a caro prezzo rispetto ad un mercato che sempre più prescinde dalla dimensione nazionale. 
Nella piccola e media impresa i dipendenti non sono numeri ma risorse strategiche con cui, ogni giorno, nel dialogo, si ricerca la via d’uscita dalla crisi ma, questo spirito di collaborazione, quello a noi più caro, è mancato al tavolo del rinnovo contrattuale”.
 Queste le parole di Cinzia Franchini presidente nazionale della CNA-Fita a margine della chiusura del tavolo, per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Firmano l’accordo FAI-Conftrasporto, Anita, Trasporto Unito, Fedit e Confetra.

ANEIS - maggiori controlli delle infrastrutture


Il Presidente Luigi Cipriano e tutti gli associati dell’ANEIS, Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale, profondamente colpiti dalla tragedia di Baiano, partecipano al dolore dei famigliari delle trentotto vittime.
Si augurano che questo tragico evento sia di sprone per un maggiore e più attivo impegno per la sicurezza della circolazione stradale a tutti gli Enti a ciò preposti, in particolare ai gestori delle strade e autostrade nonché alla Motorizzazione Civile, cui compete il controllo dell’efficienza dei veicoli, soprattutto di quelli addetti al trasporto pubblico.
 “Questo tragico incidente pone all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della sicurezza delle strade, ma anche dei mezzi che le percorrono.
 – Ha commentato Cipriano. –
 Sono necessari maggiori controlli nelle officine abilitate della motorizzazione al servizio di revisione. Anche la verifica periodica del manto stradale, così come quella dell’efficienza e della funzionalità di guard rail e altri dispositivi di sicurezza dovrebbero essere prioritarie per gli Enti a ciò preposti.”

Agamemnon nuovamente e Trieste


La M/v Agamemnon tornerà per l’imbarco domani, 2 agosto, con doppia toccata settimanale, come avviene per questo servizio oceanico diretto tra il Far East e l’Adriatico gestito congiuntamente da Maersk Line e CMA CGM onde sfruttare appieno la capacità massima di carico, sia in import che in export, di questa nave e grazie ai fondali naturali di 18 metri dei quali dispone il Porto di Trieste .
“Si tratta – commenta il presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi - della più grande nave porta contenitori mai arrivata nell’Adriatico. Nella toccata del 28 luglio in meno di 24 ore sono stati scaricati 1.251 container, diretti in Italia e nel Centro-Est Europa. Un plauso va al terminalista Trieste Marine Terminal che per agevolare l’arrivo e l’operatività di navi aventi sempre maggiori dimensioni e maggiore capacità di carico, ha effettuato un investimento da circa 7 milioni di euro per l’up grade di due gru di banchina le cui capacità operative sono state incrementate a 20 file di contenitori in larghezza e a 7 livelli di contenitori in altezza in coperta”.
Una delle due gru ha già completato i lavori di up grade ed è di nuovo operativa da due settimane. La seconda gru è già stata trasferita nel cantiere, situato alla radice del Molo VII, dove proseguono i lavori che saranno completati entro la prima metà di ottobre del 2013 e con immediato, successivo ritorno all’operatività. Sono, queste, le due più grandi gru per movimentazione di contenitori esistenti nell’Alto Adriatico e possono servire navi con capacità di trasporto di 13.000/14.000 teu

Aeroporto Elba - La Regione pronta ad investire

Sopralluogo all’aeroporto di Marina di Campo, all’Elba, per l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, che ha visitato l’aerostazione, visto gli interventi di miglioramento infrastrutturale realizzati negli ultimi 3 mesi ed incontrato l’amministratore delegato di SAT, Gina Giani, e l’amministratore unico di Alatoscana, Claudio Boccardo.
“Sono soddisfatto del lavoro svolto – ha detto Ceccarelli – è sempre utile toccare con mano le realtà su cui si va ad operare. Sono ancora più convinto che l’aeroporto dell’Elba abbia grandi potenzialità e che sia nostro dovere aiutarlo a svilupparle. In questo senso la Regione ha già fatto e sta facendo molto: siamo pronti ad investire 1 milione di euro per aumentare il capitale sociale di Alatoscana ed abbiamo a disposizione altri 2 milioni da investire per un ulteriore miglioramento dell’infrastruttura. 
Adesso, come prevede peraltro il Piano industriale della società aeroportuale, si tratta di creare le condizioni per il prolungamento della pista e la sistemazione idraulica dei fossi Galea e La Pila, a partire dal perfezionamento delle progettazioni in corso, dall’adeguamento degli strumenti urbanistici fino all’avvio dell’iter di valutazione ambientale. Tutti questi interventi ci permetteranno di dare sempre più all’aeroporto di Marina di Campo quel respiro internazionale che è strategico per lo sviluppo economico dell’isola e dell’Arcipelago".
La visita dell’assessore Ceccarelli è stata anche l’occasione per fare il punto sul bando per la continuità territoriale tra lo scalo elbano e gli altri scali toscani. L’iter per l’avvio del nuovo bando prosegue e sembra arrivato alla fine. La Regione Toscana ha confermato 1.050.000 euro messo a disposizione in tre anni (2014-2015-2016) con l’ultima legge finanziaria regionale, risorse che andranno a sommarsi agli 1,5 milioni di euro previsti dal Ministero dei Trasporti.

Il bando per la continuità territoriale è di competenza di Enac ed il Ministero delle Infrastrutture ha di recente comunicato alla Regione la possibilità di rispettare i tempi previsti dalla conferenza dei servizi conclusasi lo scorso gennaio che prevede, appunto, l’avvio della continuità territoriale tra l’aeroporto Galilei di Pisa, il Vespucci di Firenze, il Milano Linate e l’aeroporto di Marina di Campo per la primavera 2014.