mercoledì 10 luglio 2013

FRANCOFORTE NEL SEGNO DELL’ARTE

Piero Manzoni, la Festa della Riva dei Musei, Albrecht Dürer, il Museo Städel e gli altri musei lungo il Meno: nei prossimi mesi Francoforte propone numerosi e importanti appuntamenti con l’arte.

La seconda metà dell’anno a Francoforte si apre per gli appassionati d’arte con una mostra su Piero Manzoni (1933 - 1963), un pioniere dell’arte concettuale che, malgrado la morte prematura, resta uno degli artisti più importanti del dopoguerra italiano.
In occasione del 50° anniversario dalla sua scomparsa, il Museo Städel ospita dal 26 giugno al 22 settembre “Piero Manzoni – Quando i corpi diventano arte”, la prima retrospettiva sull’artista lombardo in ambito tedesco e la prima presentazione museale al di fuori dell'Italia da più di 20 anni.

Oltre 100 lavori di tutti i periodi creativi dell'artista (“Achromes”, "Corpi d'aria", "Fiato d'artista", "Merda d'Artista", "Sculture viventi" e altro ancora) offrono uno sguardo articolato su una produzione artistica ancora oggi persuasiva e influente tra Arte Informale e l’emergere di un nuovo concetto artistico, tra Modernismo e neoavanguardia, arte e vita quotidiana. La presentazione delle opere dei tre artisti contemporanei Erwin Wurm, Leni Hoffmann e Bernard Bazile nel foyer del museo fa da introduzione alla mostra, presentando l'influenza di Manzoni sull’arte contemporanea (www.staedelmuseum.de).    

La visita alla retrospettiva su Manzoni può essere combinata con la Festa della Riva dei Musei, in programma dal 23 al 25 agosto. La manifestazione è uno dei maggiori e più importanti festival artistici e culturali in Europa, che con la sua interessante combinazione di arte e cultura, musica e specialità gastronomiche, attira ogni anno fino a tre milioni di visitatori sulle rive del Meno, dove  si susseguono a stretto giro ben 26 musei cittadini, Städel compreso. La tre giorni culmina domenica alle 22.30 con uno spettacolare evento pirotecnico sul fiume.

 La speciale spilla della festa, che permette l’ingresso a tutti gli istituti museali partecipanti, costa 4 Euro (gratuito per i bambini fino a 6 anni) e può essere acquistata negli uffici del Turismo di Francoforte in stazione centrale o sulla centrale piazza Römer: Sempre lo Städel e ancora un grande artista, Albrecht Dürer, uno dei massimi rappresentanti del Rinascimento tedesco, saranno i protagonisti dell’autunno artistico di Francoforte. La mostra “Dürer - Maestro tedesco” presenta dal prossimo 23 ottobre fino al 2 febbraio 2014 l’opera completa dell’artista tedesco. 180 opere presenteranno la vastità e la diversità dei mezzi espressivi del maestro di Norimberga: dai dipinti su tavola e tela ai disegni, dalle incisioni ai libri che ha scritto e illustrato. All'interno della mostra i capolavori di Dürer saranno affiancati dalle opere di suoi predecessori o contemporanei che hanno influenzato la produzione artistica.

Il Museo Städel è uno dei più antichi e importanti musei della Germania e del mondo. Presenta opere che spaziano per oltre 700 anni della storia dell’arte europea, dall’inizio del XIV secolo passando per il Rinascimento, il Barocco e la modernità classica fino al presente. Dal febbraio 2012 la collezione di arte moderna è esposta in un edificio unico nel suo genere annesso al museo su una superficie di 3000 m2. La spettacolare struttura sotterranea, progettata dallo studio di architettura di Francoforte schneider+schuhmacher, si trova sotto il giardino del museo, dal quale riceve la luce del giorno che filtra da finestre a soffitto. A inizio 2013 200 critici d’arte della sezione tedesca dell’International Association of Art Critics (AICA) ha eletto lo Städel “Museo dell’anno 2012”.  

Accanto allo Städel si susseguono come le perle di una collana nuerosi altri musei e spazi espositivi a nord e sud del Meno. Tra di essi si trovano il Museo tedesco dell’architettura (DAM),  il Museo tedesco del cinema e il Museo dell’arte applicata (MAK), solo per citarne alcuni. In tutto sono 26 i musei che compongono l’originale Riva dei Musei di Francoforte, realizzata negli anni Ottanta come sintesi di un’alta e variegata offerta culturale. Molti edifici del XIX secolo sono stati rinnovati, ristrutturati e ampliati e con le loro facciate storiche plasmano la riva meridionale del Meno. Su quella settentrionale si trovano per esempio la famosa Schirn Kunsthalle, galleria espositiva di arte moderna e contemporanea e il Museo ebraico. 

Tutti a stecchetto: gli italiani devono perdere 85 milioni di chili


Ammonta a 2,6 kg a testa il peso dell’indesiderato “salvagente” che gli italiani devono eliminare dal loro girovita prima di partire per le spiagge, per un totale di oltre 85 milioni di chili, l’equivalente di una flotta aerea di circa 1.500 aeroplani, o una mandria di 17.000 elefanti. Questo è quanto rivela un’indagine presentata da lastminute.com, il più grande provider di suggerimenti e destinazioni da visitare d’Europa, che ha posto delle domande sul tema della “remise en forme” a più di 7.000 adulti con sondaggi in sei paesi europei.
Sono pochi, infatti, gli italiani che aspettano le vacanze orgogliosi di poter sfoggiare una forma invidiabile: più di due su tre hanno consultato la bilancia e deciso di ricorrere alla dieta dell’ultimo minuto per salvare il salvabile. In tutta Europa sono le donne le più inclini a seguire diete prima delle vacanze. Il 74% delle donne, seguite a stretto giro dal 61% degli uomini, ammette di star cercando di perdere peso in vista delle vacanze estive, quantificato in una media di 2,75 Kg per le prime e di 2,43 Kg per i secondi. I più motivati, il 14% degli intervistati, circa un settimo del campione (di cui il 13% donne e il 14% uomini) punta a perdere fino a 5 Kg di peso.
La famigerata prova costume intimorisce la maggior parte di noi e la dieta dell’ultimo minuto sembra essere il rimedio più gettonato per affrontare gli sguardi del primo sole a bordo piscina o sulla spiaggia. Peccato che questi sforzi spesso vengano vanificati durante le vacanze, come ci fa notare la bilancia al rientro”, dichiara Francesca Benati, AD lastminute.com per Italia e Spagna. “Una delle ragioni per prenotare una vacanza lastminute è quella di comportare meno stress: non si ha il tempo di lasciarsi contagiare dalla rincorsa alla forma perfetta”.

A Salerno turismo in punta di forchetta


Fare turismo in punta di forchetta ed all’insegna dell’arte. E’ questo lo spirito dell’iniziativa ideta ed organizzata dall’Ente provinciale del turismo di Salerno per promuovere siti storici di pregio insieme con la tradizione gastronomica locale.

Quattro siti speciali raccontati da esperti e storici dell’arte e quattro conversazioni-degustazioni per conoscere le tradizioni di quei luoghi con  il racconto e la presentazione dei piatti di chef stellati, accompagnati nella loro performance da due noti giornalisti e critici di enogastronomia: è  Il Grand Gourmet,  che utilizza il binomio “beni culturali e enogastronomia“ come straordinario attrattore turistico.

 Il titolo del ciclo di incontri si ispira infatti al marchio Grand Gourmet, ideato dall’Ept di Salerno, registrato quest’anno per accompagnare tutte le manifestazioni, gli eventi, i luoghi e le ricette che valorizzano e tramandano la tradizione gastronomica regionale intesa come bene storico e culturale. 

Quattro appuntamenti, realizzati in collaborazione con il circuito Campania>Artecard che ad ogni itinerario tematico affiancheranno anche la promozione di un  prodotto tipico della zona,  che farà da ingrediente base per la ricetta pensata per l’occasione dagli chef stellati, gustata al termine della conversazione. Ad Amalfi, venerdì 12 luglio, negli antichi Arsenali della Repubblica marinara sarà proprio la “Cucina di mare e di cambusa” il tema affrontato dallo chef Antonio Dipino e dal critico Luciano Pignataro.

 Si parlerà del riso di Salerno, prezioso per gli antichi, proposto per l’occasione nel piatto “Riso con scampi e foglia di limone”. Altro appuntamento del Grand Gourmet è a Serre, venerdì 19 luglio, per una visita esclusiva alla Reggia Borbonica di Persano, straordinario esempio di Real Casino di Caccia, normalmente chiuso al pubblico poiché di pertinenza del Ministero della Difesa.

Dopo la visita ai saloni, si terrà un incontro tematico sui dolci con la “Pasticceria del Re”. A parlarne saranno il maitre pasticciere Alfonso Pepe e il giornalista Luciano Pignataro.  La mozzarella di bufala, eccellenza di quella zona, sarà unita alla pasta dolce per una straordinaria “brioche alla mozzarella” da gustare . Ultimo appuntamento venerdì 26 luglio in Costa d’Amalfi a Minori, nella Villa Romana, recentemente restaurata, per una visita guidata e l’incontro “Sapori dell’Impero” con lo chef Michele Deleo che parlando di cucina greco-romana propone una pietanza ispirata alla colatura di alici: “Triglia al lardo tartufata in liquamen, cremoso di pecora, insalatina liquida di lattuga e focaccia azzima servita con vino mulsum”.
A moderare la conversazione/degustazione ci sarà il giornalista Antonio Fiore.
Eduardo Cagnazzi

Wärtsilä ospita la State University di New York


Come parte dell'impegno di Wärtsilä per la sostenibilità e per le future generazioni del settore marittimo, Wärtsilä ha ospitato nel suo stabilimento di Bagnoli della Rosandra, nella giornata di Mercoledì 10 luglio, gli studenti, i docenti e i rappresentanti della State University di New York, Maritime College, (SUNY) durante il loro soggiorno a Trieste, a bordo della nave scuola Empire State VI.

Nell'ambito della visita, il gruppo di ospiti è stato accompagnato lungo le aree dello stabilimento per il factory tour. Lo stabilimento di Wärtsilä Italia di Trieste si estende su una superficie di 550.000 metri quadrati, di cui 155.000 coperti.
Gli studenti del Maritime College, avranno l'opportunità di vedere tre capannoni principali che ospitano diverse attività e fasi di lavorazione e l'assemblaggio di prodotti, principalmente di motori diesel per la propulsione navale o di produzione di energia elettrica e, da almeno due anni, anche sistemi propulsivi modulari di medie dimensioni.

L'11 luglio, il SUNY Maritime College ospiterà un cocktail di benvenuto a bordo della loro nave scuola, l'Empire State VI.

Il “SUNY Maritime College”, con sede a New York, offre corsi di studio a livello tecnico dal diploma alla laurea. È di uno dei sei istituti nautici statali negli Stati Uniti, classificato fra le prime scuole di ingegneria della nazione. Viaggiare sulla nave scuola “TS Empire State VI” di 565 piedi, è un’esperienza essenziale per uno studente.

Wärtsilä in breve
Wärtsilä è leader mondiale nella fornitura di soluzioni per la generazione di energia pensate per l’intero ciclo di vita degli impianti, progettate per il settore marino e dell’energia. Concentrando la propria attenzione sull’innovazione tecnologica e sull’efficienza totale, Wärtsilä riesce a ottenere il massimo delle prestazioni a livello ambientale ed economico con soluzioni pensate per le imbarcazioni e gli impianti di generazione dell’energia dei propri clienti. Wärtsilä è quotata in borsa sul NASDAQ OMX di Helsinki, Finlandia.

Cnh Industrial

Da destra Sergio Marchionne e John Elkann
Il colore nero predominante, che denota autorevolezza e solidità industriale, accanto alla vivacità del rosso: sono questi i due colori che caratterizzano il nuovo logo di Cnh Industrial, la nuova azienda che risulterà dalla fusione di Fiat Industrial, società specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine per il lavoro e Cnh Global, attiva nei settori delle macchine agricole e del movimento terra.

Questo monogramma, che intende comunicare una solidità tipicamente industriale, rappresenta un’azienda che sta vivendo un periodo di profonda trasformazione organizzativa e culturale, puntando su un continuo rinnovamento dei prodotti e sulla ricerca tecnologica.

La progettazione del marchio, realizzata in collaborazione con Robilant Associati, è stata guidata dalla volontà di creare un’icona in cui fosse possibile ritrovare un forte legame tra passato e futuro. Da qui la rielaborazione di un logo che rappresenta un elemento di continuità e riflette le tradizioni di tutti i business di Cnh Industrial. Per Sergio Marchionne, amministratore della casa torinese, la fusione è un
“punto di arrivo naturale di un lungo processo iniziato diversi anni fa; un’operazione che risponde ad una logica di semplificazione, ma anche di crescita, di autonomia e di efficienza”.
Il gruppo Fiat Industrial, che ha conseguito ricavi nel 2012 per 25,8 miliardi di euro (in gran parte proveniente dalle vendite in Europa, Nord e Sud America, solo il 7,9% dall’Italia), un utile dalla gestione ordinaria di 2,1 miliardi, è operativo dal 1° gennaio 2011 in seguito alla scissione di Fiat spa a favore di Fiat Industrial spa in cui sono confluite le società Iveco, Cnh e Fpt Industrial. Conta inoltre 14 stabilimenti sparsi nel mondo e dieci centri di ricerca di eccellenza.

Il gruppo beneficia del solido knowhow della casa madre torinese che ha cominciato a costruire i primi trattori, autocarri, autobus e motori marini già all’inizio del secolo scorso.
 Eduardo Cagnazzi

Megaportacontainer, da Civitavecchia a Trieste tutti le vogliono


La ripresa economica appare ancora là da venire e con essa quella dei traffici marittimi containerizzati – sebbene, prendendo ad esempio i dati Contship relativi al primo semestre (e ai terminal del gruppo nel Mediterraneo: La Spezia, Ravenna, Cagliari, Gioia Tauro, Salerno e Tangeri), si notino lievi incrementi – ma ciononostante non manca chi, da un punto di vista terminalistico, traguarda la svolta, preparandosi ad un’auspicata e auspicabile impennata delle movimentazioni.

È il caso ad esempio dello scalo di Civitavecchia, il cui presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti ha recentemente annunciato in pompa magna il progetto di realizzazione di un nuovo terminal container di ultima generazione.
 “Sarà una nuova infrastruttura da 1,5 milioni di TEUs che nascerà sulla scorta dei nuovi moderni terminal come il Tanger Med marocchino e potrà accogliere le grandi navi portacontainer di ultima generazione. Il mondo dello shipping sta cambiando e questo terminal, che sorgerà presso la Darsena energetica grandi masse, è stato progettato tenendo conto delle dimensioni delle nuove maxi-navi che entreranno in servizio in questi anni”.
Monti ha inoltre precisato che “verrà liberato per altre attività l’attuale terminal container posizionato nel cuore del porto (dove opera la RTC Roma Terminal Container, controllata dalla Marinvest, finanziaria del gruppo MSC). L’investimento totale previsto (suddiviso in due fasi) è di circa 400 milioni di euro complessivi, di cui l’80% a carico dei privati e il 20% in capo all’Autorità Portuale”. 
Immediato l’interesse da parte sia di Contship Italia (“Esiste la nostra volontà di essere parte integrante di questa sfida” ha detto il vicepresidente Marco Simonetti) che di MSC, nonché del Gruppo Gavio.
Il progetto della Darsena Energetica Grandi Masse è affidato alla società Compagnia Porto di Civitavecchia Spa, controllata dal Gruppo Gavio e partecipata da ENEL e Italpetroli (passata alcuni anni fa ad Unicredit). Rino Canavese, ex presidente dell’Autorità Portuale di Savona e ora collaboratore del Gruppo Gavio, sta seguendo in prima persona il progetto:
“Affianco alle attività terminalistiche dedicate ai traffici petroliferi sorgerà questo nuovo terminal in grado di accogliere navi portacontainer di portata superiore ai 12.000 TEUs. Oltre ai pescaggi da -18 metri, la banchina lineare d’accosto sarà lunga 950 metri e consentirà quindi di accogliere due navi madre in contemporanea, il bacino d’evoluzione avrà diametro pari a 650 metri e i piazzali sono pensati per poter accogliere il peso delle gru di ultima generazione”.
Ma quello laziale non è l’unico porto teso a potenziare la propria capacità di movimentazione in ambito container. A Genova Luigi Negri, numero uno del Terminal Sech, ha recentemente fatto il punto sul progetto di riempimento di Calata Bettolo, che sarà affidata al Consorzio Bettolo, joint venture fra Marinvest, al 65%, e Sech:
 “Entro breve ci incontreremo con l’Autorità Portuale per formalizzare l’atto di concessione, che mi auguro avrà durata fino al 2045, e a seguire procederemo con l’assegnazione degli ordini per le sovrastrutture. Tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2014 avvieremo un piano d’investimenti da 135 milioni di euro per i macchinari e le gru del nuovo terminal container di Calata Bettolo”.
La nuova struttura disporrà di una banchina lineare di oltre 500 metri, fondali a -14,5 metri e una superficie operativa di piazzale da circa 200.000 mq. “Il piano di sviluppo del terminal prevede l’installazione di sei gru di banchina (del valore di 8 milioni di euro ciascuna), cui si aggiungeranno tutte le macchine di piazzale per il sollevamento, che saranno completamente automatizzate garantendo, a parità di personale impiegato, importanti risparmi in termini di efficienza e di manutenzione. Sarà il primo esempio in Italia di terminal automatizzato”.
Andrea Moizo

FESTIVALFILOSOFIA 2013: Eros e dintorni


Un concetto chiave della tradizione filosofica e una questione cruciale dell’esperienza contemporanea. È "amare" il tema dell'edizione 2013 che si svolge a Modena, Carpi e Sassuolo dal 13 al 15 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città. Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti sono quasi 200 e tutti gratuiti.

Il festival, che lo scorso anno ha registrato oltre 184 mila presenze, è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, i cui fondatori – ovvero i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo, la Provincia di Modena, la Fondazione Collegio San Carlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena – sono i soci storici che hanno partecipato alla realizzazione del festival fin dalla prima edizione.

Piazze, chiese e cortili ospitano le oltre 50 lezioni magistrali del festival, che vede quest’anno tra i protagonisti, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Roberta de Monticelli, Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Vincenzo Paglia, Giovanni Reale, Stefano Rodotà, Chiara Saraceno, Silvia Vegetti Finzi e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio.

Interverrà anche Philippe Daverio. Molti anche i filosofi stranieri, circa un quarto del totale, a segnare un’edizione fortemente internazionale: tra loro i francesi Luc Ferry, Michel Maffesoli, Anne Dufourmantelle e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio; l’americano Jeremy Rifkin; i tedeschi Peter Sloterdijk e Christoph Wulf; il polacco Zygmunt Bauman, da quarant’anni esule in Inghilterra, in duetto con Aleksandra Jasinska-Kania; la sociologa Eva Illouz, marocchina di nascita, francese di formazione e infine trapiantata in Israele; lo spagnolo Manuel Cruz, il greco Stavros Katsanevas.

I maestri del pensiero che il festivalfilosofia porterà nelle piazze e nei cortili delle tre città si confronteranno con il pubblico sulle varie declinazioni contemporanee dell’amore. Le piste di lavoro che saranno battute nel programma delle lezioni includono le “potenze dell’anima” (con il rapporto tra emozioni, passioni ed empatia), l’amore “transitivo” o “intransitivo”, che sottolinea il riconoscimento nella relazione o viceversa il narcisismo affettivo, le “politiche dell’amore”, che mostrano la centralità della relazione agli altri nella sfera pubblica, e le “figure dell’amore”: miti, racconti e immagini sul carattere inesauribile e talvolta paradossale dell’esperienza amorosa. Senza dimenticare che la filosofia in quanto tale è essa stessa una forma d’amore.

Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: esperti eminenti commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema dell’amore, da Platone ad Aristotele, dal Cantico dei cantici alle opere di Agostino, da Spinoza e Smith, passando per lo snodo ottocentesco con Kierkegaard e Schopenhauer, fino alle elaborazioni novecentesche di Lacan e Foucault, con in più un fuori pista comparativo sul pensiero cinese tradizionale.

Tango – Campionati europei 2013


In una serata coinvolgente, densa di note e coreografie argentine si è conclusa la quarta edizione degli EUROPEAN TANGO CHAMPIONSHIP & FESTIVAL che, come già da qualche anno, ospitano a Roma gli ambitissimi campionati che danno accesso ai mondiali di Buenos Aires.

Al Capitol Club hanno trionfato i greci Evangelos Chatzopoulus e Marianna Koutantou nella più tradizionale categoria di Tango Salòn mentre gli italiani Simone Facchini e Gioia Abballe si sono aggiudicati il primo posto nell’acrobatico Tango Escenario.

La serata, presentata da un ironico Simone Di Pasquale ha visto partecipare una storica coppia del tango, quella formata da Eduardo Arquimbau e consorte (ben 50 anni di balli in pista nella milonga!), scatenati come a 18 anni, che hanno ricevuto un riconoscimento alla carriera, consegnato direttamente da Barbara Cicero, organizzatrice e produttrice della manifestazione che da 4 anni riceve l’incarico esclusivo direttamente dal Ministerio de Cultura del Gobierno de la Ciudad de Buenos Aires.

Altra ospite di eccezione è stata la cantante Claudia Armani che si è esibita in pezzi classici argentini e il pittore argentino Jorge Muscia, vero e proprio fileteador del tango, ovvero creatore di bodypainting sui corpi delle tanghere e modelle internazionali che hanno portato in passerella queste originali creazioni d'arte.

L'apertura dello spettacolo, a sottolineare l'internazionalità della manifestazione, è stata affidata a una emozionante coreografía con 4 coppie in scena, Yanina Quiñones e Neri Piliu (Argentina), Vice Campioni Mondiali di Tango Salón ed Escenario 2008 e ballerini della Compagnia Tangox2 di Miguel Angel Zotto, Liz e Yannick Vanhove (Belgio), Campioni Europei 2012 di Tango Salón, Esmer Omerova e Dmitry Vasin (Russia), Campione Europeo 2012 di Tango Escenario, Roberta Beccarini e Pablo Moyano (Italia - Argentina), ballerini della Compagnia Tangox2 di Miguel Angel Zotto.

L’appuntamento, filmato da Rai 1 è in onda l’11 luglio nel programma GALATANGO.

Smart Working, nel Nord Est cresce la domanda


Nel Nord Est cresce la voglia di smart working, cioè quel modello di lavoro che prevede un’organizzazione più flessibile di tempi, spazi e modi di comunicare in azienda grazie ai nuovi strumenti ICT che integrano chat, telefonia e video sui dispositivi fissi e mobili. Lo conferma beanTech, azienda di Udine punto di riferimento nel settore IT del Triveneto, che al suo appuntamento
“La comunicazione unificata e l’innovazione nel data center: soluzioni in-a-box”
tenutosi il 28 giugno a Trieste, ha visto partecipare una cinquantina di aziende del territorio.
Dal dialogo è emerso un dato che può risultare sorprendente, visti questi tempi di crisi:
“Abbiamo distribuito un questionario dopo l’evento – racconta Fabiano Benedetti, titolare di beanTech – e abbiamo rilevato che quasi metà delle aziende interpellate hanno in programma di investire in un progetto di comunicazione unificata nei prossimi 12 mesi. Ciò significa che le aziende del Nord Est non rinunciano a investire in innovazione nemmeno in un panorama di generali difficoltà economiche, anzi hanno capito che ripensare l’organizzazione del lavoro e aggiornare gli strumenti IT è una delle chiavi per essere competitivi”.
E sbaglia chi pensa le tecnologie più avanzate siano alla portata solo dei “grandi”: hanno espresso l’intenzione di investire nella comunicazione unificata aziende di ogni dimensione, perché i budget e le soluzioni possono essere diversi, ma l’esigenza di lavorare in modo più efficace è di tutti.
La comunicazione unificata permette di riunire virtualmente le persone che si trovano a chilometri e chilometri di distanza per farle parlare assieme, interagire e condividere contenuti, anche quando non si trovano davanti a un pc ma hanno a disposizione un tablet o uno smartphone.
“Si tratta – continua Benedetti – di integrare sistemi come chat, telefonia, email e videoconferenza in un’unica soluzione adatta alle esigenze dei dipendenti delle aziende di oggi: persone che si muovono, lavorano fuori ufficio, hanno orari flessibili, devono condividere grandi quantità di informazioni e contenuti con colleghi, partner, clienti e fornitori”.
La comunicazione unificata risulta così una scelta che permette di ottimizzare i processi aziendali e di risparmiare.
“Le aziende del Nord Est si dimostrano fra le realtà italiane più orientate all’innovazione e crediamo che molte di esse investiranno nella comunicazione unificata e nello smart working nei prossimi anni”.